Descrizione

L’ARCHIPAV è un Calcestruzzo specificamente formulato per pavimentazioni architettoniche “lavate”, con effetto “Ghiaia a vista”, pedonali o con traffico leggero. 
L’ARCHIPAV, oltre ad assolvere a tutti i compiti di portanza e durabilità per cui è stato progettato, ha un particolare aspetto estetico tale da integrarsi in modo naturale nell’ambiente circostante.
E’ possibile personalizzare l’effetto “Ghiaia a vista” utilizzando particolari aggregati, grossi e fini, coloranti in polvere e additivi specifici in modo da soddisfare ogni esigenza di progetto ed estetica. ARCHIPAV è disponibile nella versione “Neutra”, Rosso, Giallo, Arancio. Altre colorazioni devono essere preventivamente valutate. L’aspetto estetico finale dipende dal Dmax dell’aggregato utilizzato e dalla profondità di scavo del disattivante, per cui si consiglia di effettuare delle prove di Laboratorio per valutare l’aspetto qualitativo risultante. Con gli ARCHIPAV si realizzano pavimentazioni, per cui, come tutte i manufatti di questo tipo (vedi TECNOFLOOR), devono essere opportunamente progettate e dimensionate.

Campi di applicazione

l’ARCHIPAV può essere impiegato in ogni calcestruzzo destinato alla realizzazione di pavimentazioni architettoniche con spessori superiori a 12 cm, quali: reti viarie a bassa densità di traffico; sistemazione di luoghi pubblici; strade pedonali e marciapiedi; viali di parchi; accessi privati

Caratteristiche tecniche

Tutti i materiali utilizzati per il confezionamento degli ARCHIPAV sono corredati della “Dichiarazione di Prestazione” e della Marcatura CE come previsto al Capo II del Regolamento UE 305/2011 e dal D.M. 17 Gennaio 2018:

  • Cementi conformi a UNI EN 197-1:2011
  • Aggregati conformi a UNI EN 12620:2008, UNI 8520-1:2015, UNI 8520-2:2016

In Particolare non sono utilizzati aggregati reattivi agli alcali (UNI 8520-22:2017) e contaminanti leggeri (elementi lignei e vegetali), i quali possono provocare danni funzionali alle pavimentazioni anche se presenti in minima quantità.

  • Acqua conforme a UNI EN 1008:2003

Per migliorare la durabilità, la resistenza alla fessurazione e agli urti della pavimentazione, l’ARCHIPAV può essere formulato con fibre sintetiche e additivi chimici specifici.

Gli ARCHIPAV sono progettati con

• Dosaggio Cemento Portland Composito CEM II: 350/400 Kg/m3

• Classi di Consistenza (UNI EN 12350-2:2019): S3, non pompato (da 100 a 150 mm) e S4 (da 160 a 210 mm)

• Dmax: 10 e 20 mm

Modalità d'impiego

L’ARCHIPAV è messo in opera come un calcestruzzo per pavimenti industriali (vedi TECNOFLOOR) per cui è necessario verificare l’assenza di situazioni che possano pregiudicare la buona esecuzione della pavimentazione o ridurre la sua durabilità.

Per ottenere l’effetto “Ghiaia a vista” è necessario applicare, man mano che si procede con le operazioni di staggiatura, un disattivante di superficie che blocca temporaneamente la presa del calcestruzzo, ad una profondità stabilita, permettendo così il successivo idrolavaggio per asportare la malta di cemento che riveste gli aggregati. Si sconsiglia di “lavare” la pavimentazione senza disattivanti di superficie in quanto le tempistiche di questa operazione, funzione del tipo di calcestruzzo e delle condizioni climatiche, sono variabili e l’aspetto estetico finale potrà risultare disomogeneo.

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